Il servizio Amalia, in collaborazione con altre realtà del territorio, propone iniziative che hanno l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’isolamento delle persone anziane e creare un senso di comunità, promuovendo l’inclusione e il benessere dell’individuo attraverso un invecchiamento attivo e consapevole delle proprie capacità.
“In questi anni incontrando i nostri anziani abbiamo capito che le persone non più giovani sono piene di vita, hanno ancora voglia di divertirsi, di partecipare alla vita della società, di esserci. Abbiamo toccato con mano quanto il benessere e la salute dipendano da una buona partecipazione alla vita sociale, anche se si hanno dolori al ginocchio, se si è diabetici o cardiopatici. Da ciò ne deriva che la qualità della vita non dipende dall’età ma dalle opportunità che tutti noi siamo in grado di offrire alle persone più fragili. Nessuna medicina potrà mai sostituire il calore di un abbraccio.”
Deborah Voliani
Assistente Sociale, Operatrice Amalia
Raccontami una storia
“Raccontami una storia” è un progetto finalizzato a promuovere l’inclusione delle persone anziane nel tessuto sociale attraverso la relazione con un gruppo di ragazzi delle scuole medie di Trieste, creando una coesione umana dalla quale trarre mutuo beneficio.
L’idea nasce dalla convinzione che possa esistere un punto di incontro tra generazioni appartenenti a epoche differenti che -proprio per la loro diversità- hanno molto da apprendere le une dalle altre.
“Raccontami una storia” ha inizio prima del COVID; a causa della pandemia ha subito dei rallentamenti che, anziché fermarne l’attuazione, hanno rafforzato la motivazione ad offrire agli anziani, costretti nelle loro case, nuove occasioni di socialità e compagnia, seppure a distanza.
Forti della convinzione che dalle difficoltà possano nascere nuove opportunità, la prima fase del progetto si è conclusa a fine 2020 raggiungendo gli obiettivi prefissati: restituire agli anziani il ruolo di storyteller detentori di eterni principi esistenziali e stimolare i giovani all’ascolto, potenziandone le competenze relazionali, linguistiche e narrative
Ambasciatori di Amalia
Negli anni è capitato spesso che alcuni utenti di Amalia segnalassero ai referenti del servizio amici e conoscenti che vivevano situazioni di solitudine.
In modo particolare alcuni di loro hanno manifestato la volontà di poter essere di aiuto nei confronti dei loro coetanei più fragili, ipotizzando di andare a trovare a casa soprattutto quegli utenti che da molto tempo non erano più in grado di uscire.
È nato così il progetto Ambasciatori di Amalia, dove questi valorosi utenti sono diventati validi rappresentanti del servizio perché per primi hanno sperimentato cosa vuol dire potersi affidare a qualcuno. Supportarti dagli operatori partecipano all’organizzazione di piccoli eventi culturali e di socializzazione come il canto, la recitazione o semplicemente nel coinvolgimento di quegli utenti più soli con programmando visite a dominicilio.